Gentili cittadini, consiglieri, assessori
ed Sindaco. Buonasera.
Perché siamo qui riuniti stasera? Siamo qui per prendere una posizione unitaria
di rifiuto contro l’insediamento di un CDA nella ex-Caserma Serini.
Questo è un atto che richiede alle forze
politiche di non dividersi,
ma unirsi per dare un segnale FORTE E CHIARO
al prefetto ed al Ministro. Dividersi è un
prestare il fianco a chi vuole l’ex
Caserma.
Siamo qui per cercare di trovare una soluzione a
problemi di livello nazionale e Montichiari non può essere lasciata sola nel risolverli.
I Monteclarensi non
sono cinici verso la tragedia umana, ma il governo di Roma e l’Europa
non possono scaricare qui, i loro
fallimenti e le loro incapacità
di gestione dei flussi migratori. A partire dall’operazione Mare Nostrum che ha
amplificato il flusso dalla comoda banchina libica.
Il Comune di
Montichiari non ha risorse tali da gestire sul suo territorio centinaia di
profughi ( 200 persone almeno secondo i piani del ministro Alfano) sia a
livello sociale che a livello d’ordine pubblico. La popolazione residente nelle zone limitrofe alla caserma , in particolare Fascia d’oro, S.Giustina,
Rò, S. Antonio, Vighizzolo, sono già pesantemente provate da fattori ambientali,
discariche ed aeroporto. Questi
ulteriori disagi di coabitazione nel territorio provocherebbero ulteriori tensioni sociali nei residenti.
Accanto all’ “indice di pressione ambientale
“ approvato nei Piano gestione Rifiuti
Lombardia, il ministro Alfano dovrebbe
valutare anche un “indice di pressione sociale per i residenti”. Ricordando
inoltre che Montichiari ha già un 20% e più, di residenti stranieri.
ll mio diniego non
ha ragioni di tipo xenofobo o di egoismo
ma di sostenibilità sociale.
Condivido la necessità
di fornire ai i migranti una sistemazione igienico sanitaria decorosa ma studiando una soluzione decentrata per
evitare di ghettizzare sia gli immigrati sia noi residenti.
E’ bene ricordare che
anche il popolo italiano è stato profugo ed
internato in passato.
Allo scoppio della
prima guerra mondiale del 1915, di cui
questa’anno cade proprio il centenario , circa 70.000 trentini sono stati profughi nei campi lager (“Le Città di legno” ) nell’impero Austro-Ungarico, considerati infami e disprezzati.
Stipati in
condizioni di vita spesso al limite della sopravvivenza, dove i più deboli,
bambini ed anziani hanno trovato la morte.
Quindi non possiamo
che essere solidali umanamente con queste persone che arrivano da paesi difficili
o di guerra.
Ricordare il nostro
passato può aiutarci a essere più coscienti della situazione presente.
Anche gli Italiani hanno subito i campi di accoglienza, quindi invitiamo
le forze politiche locali a considerare prima il problema umano e poi il
problema economico-sociale del territorio.
Dire solo No a tutti i migranti a Montichiari è la via più facile.
Ma bisogna andare al di là del
semplice rifiuto e cercare di governare
il problema.
Dire solo NO è alquanto
velleitario. Basta dare uno sguardo alla cartina geografica per vedere che l’italia
è un ponte tra Africa ed l’Europa.
Ma mi domando anche il perché nel 2012 solo 1
immigrato in Europa su 4 veniva dall’Africa? Perchè sbarca da noi solo chi è
disperato al massimo livello.
Aggiungo qualche elemento
economico: nel 2012, un quarto dei Paesi africani è cresciuto al ritmo del 7%,
e tutta l’Africa subsahariana in media del 5%. L’Africa migliora e di anno in
anno i suoi abitanti hanno sempre meno ragioni economiche per migrare. Infatti
non lo fanno, se non quando sono spinti da guerre e persecuzioni. E poiché in
molte di queste guerre c’è lo zampino occidentale (Siria, Somalia, Libia,
Mali…), non possiamo lavarcene le mani.
Chi scappa da zone di guerra o di
rivolta,
è perché teme per la propria incolumità
non è un clandestino ma un profugo e deve
essere soccorso e aiutato.
Non confondiamo il clandestino con
il profugo.
Molte volte il nostro pensiero è “A montichiari nessun migrante, Aiutiamoli a
casa loro!”
Siamo
un po’ ipocriti. Perchè i Governi precedenti ed quello attuale hanno sempre massacrato i fondi della Cooperazione
allo Sviluppo. Cioè, hanno fatto proprio il contrario di questo slogan. I missionari prima, le Ong poi, altro
non chiedono che di "aiutarli a casa loro".
Io
stesso molte volte sono portato a pensare “Noi italiani abbiamo già una povertà
crescente, perché dovremmo spendere 35 euro al giorno per questi? Aiutiamo prima i nostri poveri”
A
livello di pancia posso anche concordare con la mia pancia, ma se mi soffermo nel ragionare e penso che il costo di mare Nostrum è di 10 milioni
di euro mensili (fonte Sole24ore), rapportato ai 100 Miliardi di
evasione fiscale, penso che sia solo una
inezia.
La
colpa degli anziani in difficoltà, degli italiani che perdono il lavoro, degli
italiani che non riescono a pagare il mutuo della propria casa, degli italiani che
non fanno più la spesa al supermercato dopo il 15 del mese, non possono essere imputate ai migranti.
Siamo
stati noi a diventare un paese sottosviluppato dell’Europa moderna. Ringrazio Dio e gli artigiani e le piccole
imprese che tengono alto il livello dell’export, perché altrimenti gli
stipendi statali e le pensioni non sarebbero più pagate e .vedremmo dei barconi
di italiani scappare in direzione contraria.
Bisogna
fare prima un esame di coscienza: E’ colpa dei migranti se il PIL ,prodotto
interno lordo , negli ultimi dieci anni è sempre stato prossimo a Zero ????.
E’
colpa dei migranti se la competitività economica dell’italia è al 46° posto, tra india e perù ???
E’
colpa dei migranti se l’unica fabbrica italiana di automobili, Fiat, ha adesso
la sede fiscale in olanda e quella giuridica in Inghilterra? E’ colpa dei
migranti se abbiamo uno dei piu alti livelli
di corruzione al mondo ?
Noi
italiani facciamoci un esame di coscienza, poi potremo dare tutte le colpe delle nostre
miserie a questi migranti. Addossare la
colpa delle nostre miserie ai soldi spesi per accoglierli mi sembra scorretto.
Per tutte questi ragioni illustrate. Chiedo a
tutta questa amministrazione comunale ed a questo consiglio di impegnarsi:
A
opporsi al progetto d’insediamento di un
CDA nella ex Caserma Serini
ed a fare uno controproposta al Ministro ed al prefetto di una accoglienza diffusa nei comuni.
Dire
SOLO “No alla Serini” è troppo facile.
Montichiari
deve avere la lungimiranza di governare il fenomeno e di attenuarle le
conseguenze. Non di soccombere sotto la
firma di un prefetto.
Sono favorevole a promuovere, su base
volontaristica, l’accoglienza in strutture private già funzionanti ed idonee ad
ospitare un numero di migranti adeguato alla capacità di accoglienza.
Chiedo
però al Sindaco di vigilare che il numero totale delle persone
accolte sia esiguo e rapportato alle capacità di controllo delle forze
dell’ordine presenti sul nostro territorio.
Nel
caso del comune di Montichiari con l’attuale corpo di polizia Municipale e le
altre forze , tale numero è per me individuato in 10 persone che possono essere accolte.
Preferisco
avere persone accolte e distribuite su tutto il territorio che moltissime
concentrate in un lager.
Consigliere
Rossi Paolo
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